lunedì 28 settembre 2009

The light side of the politics

Dopo aver trascorso un'intera giornata al congresso del PD, quello per la città di Catania, posso finalmente dire di aver conosciuto il lato luminoso della politica.

Quel lato composto da persone corrette, unite e disponibili a qualsiasi tipo di confronto. Gente che in quel che fa ci crede veramente, e che spesso deve far finta di non vedere l'altro lato della politica.
Il lato oscuro è oggi nettamente predominante e riesce a far scomparire, per chi guarda da lontano, quanto di buono si può trovare nelle persone che la politica la praticano ogni giorno sul proprio territorio.

Non si aspettavano di trovare una persona tanto giovane ed inesperta a presentare la mozione Marino. Io ho solo riportato, senza togliere neppure una virgola, quanto detto e ridetto dal candidato che sostengo. Con un discorso che doveva specialmente tenere la gente con i piedi per terra, parlando di cose concrete, capaci di catturare da subito l'attenzione dei presenti e di non lasciarla sfuggire per tutta la durata della presentazione.
Parole nuove e notizie non ancora recepite da tutti sono stati gli ingredienti fondamentali: e allora via a parlare del kite wind generator, del nuovo disegno di legge Pecorella-Costa, degli abusi del colonnello Gheddafi.
Ho detto anche che si dovrebbe inserire, nello Statuto del Partito Democratico, una norma che preveda il limite massimo di due mandati negli organismi elettivi. Solo qualche minuto dopo Enzo Bianco, con l'aria di chi smonta con estrema facilità e sufficienza le teorie degli avversari, ha evidenziato che, applicando la mia proposta, il senatore Marino non potrebbe ripresentarsi alle prossime elezioni. Ho confermato il tutto con un veloce cenno del capo, ma avrei voluto rispondere che almeno Marino un lavoro a cui far ritorno ce l'ha.

Alla fine tanti ringraziamenti, espressi dai "rivali" delle altre mozioni e da chi si trovava, come me, per la prima volta ad una riunione di circolo solo per votare Marino. Due di questi mi hanno persino garantito il loro appoggio per una mia ipotetica candidatura, io ho risposto che le mie strade da percorrere sono altre.

Nel mio discorso avevo inserito un riferimento a Rosario Crocetta, come esempio da seguire per ottenere una efficace azione di contrasto alla mafia in Sicilia. Non mi sarei mai immaginato di incontrarlo lì, seduto proprio accanto a me sul palco del congresso. Per raggiungere l'hotel Principe era stato scortato da ben due macchine di polizia.
Durante il dibattito mi ha espresso i suoi commenti sulle altre mozioni, poi mi ha ringraziato pubblicamente e privatamente per il contributo che, grazie alla mia presentazione, avevo portato al congresso.
Rosario Crocetta ha parlato dopo di me, per sostenere il candidato Lumia alla segreteria regionale. Il suo discorso aveva - o almeno questa era la mia impressione - molti punti di contatto con il mio: al centro vi era infatti l'incapacità dei vertici del partito di ascoltare gli elettori, di portare in prima linea le persone (come lui o come Rita Borsellino) che hanno dimostrato alle scorse europee di risultare vincenti nel panorama siciliano, grazie proprio al loro impegno sul territorio.

Alla fine per Ignazio Marino è arrivato un insperato 4,26 %, riuscendo a raddoppiare il numero di voti previsti. Per Lumia invece il 15,2 %, per merito anche di chi - come il sottoscritto - ha scelto il senatore Marino alla candidatura nazionale e Lumia alla segreteria regionale.

Il lato oscuro del Partito Democratico è stato messo in risalto grazie a Rosario Crocetta ed ad un ventitreenne alla sua prima tessera di partito, capaci di denunciare apertamente la gestione di questo partito. Poter accostare il mio nome al suo è ciò di più bello che mi riporto da questa giornata.

Aggiornamento:
Testo della mozione Marino presentato al congresso.

2 commenti:

  1. Sarebbe per me stato difficile, fino a qualche mese fa, immaginare di sentirti dire queste parole.
    D'altro canto, per quanto ti conosco, so che, quando decidi di fare qualcosa, la fai con tutta la passione possibile.
    Credo che l'aver potuto accostare il tuo nome a quello di gente come Crocetta sia stato un onore. Ed e' stato, allo stesso tempo, la conferma che fare politica "pulita" e' possibile.
    Adesso tocchera' a noi non iscritti, decidere il futuro di questo partito - che, a detta di Furio Colombo, al momento "non proietta ombra" - andando a votare alle primarie. La mia preferenza andra' al candidato di cui tu hai presentato la mozione.

    Sarebbe interessante se tu postassi il tuo intervento al congresso PD.

    Un'ultima cosa: nelle regioni del nord la mozione Marino ha raggiunto punte del 30%. Al sud invece, ci sono stati dei veri e propri plebisciti per Bersani e Franceschini. Si parla, in alcuni casi - vedi Messina - del 90% dei consensi. Ma si sa che qui al sud i numeri sono sempre stati un po' sballati.

    RispondiElimina
  2. Qualche mese fa le cose erano diverse, il merito di Ignazio Marino e del gruppo dei Piombini è stato anche quello di ridestare passione nella gente. E non è certo cosa da poco.

    Al sud Bersani ha raccolto percentuali bulgare, al contrario Ignazio Marino arranca.
    Per fortuna - anche se potrebbe essere l'ultima volta - a decidere il segretario saranno tutti gli elettori del PD. E in queste primarie, a differenza delle scorse edizioni, sarà un confronto aperto e dal risultato per niente scontato.

    A breve posterò l'intervento esposto al congresso di Catania a sostegno della mozione Marino.

    RispondiElimina